Ashley: la studentessa americana che cuce mascherine trasparenti per i sordi

da Apr 4, 2020IntendiNews

Da quando è cominciata l’emergenza Coronavirus abbiamo parlato tanto di come le persone sorde siano in seria difficoltà sia a causa della scarsa accessibiltà alle informazioni, che spesso mancano di traduzione in LIS e sottotitolazione, che del problema che deriva dall’uso delle mascherine e dalla conseguente impossibilità di leggere il labiale e vedere le espressioni del viso.

La soluzione: mascherine trasparenti per sordi

Una soluzione a quest’ultimo problema ha provato a darla Ashley Lawrence, una studentessa del Kentucky, Stati Uniti, che insieme a sua madre sta cucendo tante mascherine con una parte trasparente che consente di lasciar vedere la bocca.

Le mascherine trasparenti cucite da Ashley e dalla sua mamma vengono donate per aiutare la comunità di sordi e di ipoudenti e spedite nelle diverse città americane che ne hanno bisogno e ne fanno richiesta.

L’idea delle mascherine trasparenti per sordi è venuta ad Ashley dopo aver visto su facebook che tantissimi dei suoi amici se le stavano cucendo da soli, così anche lei si è rimboccata le maniche e ha riadattato uno dei modelli trovati su internet.

La raccolta fondi per produrre mascherine trasparenti per sordi

“Ho modificato il modello per essere adattato a coloro che leggono le labbra o che, durante la comunicazione con la lingua dei segni, si affidano alle espressioni facciali per comprendere significati e intenzioni – continua Ashley – le espressioni facciali fanno parte della grammatica della lingua dei segni, come anche il labiale. Si perdono informazioni se non si può vedere il volto”.

Le mascherine per aiutare le persone sorde vengono create dalla giovane studentessa e da sua madre usando delle lenzuola nuove e un rotolo di plastica che era avanzato da un lavoro fatto in casa. Presto però avrà bisogno di acquistare altro materiale e per questo ha aperto una raccolta fondi su GoFoundMe per finanziare il progetto e, dal 31 Marzo al 2 Aprile, già raccolto oltre 3 mila dollari.

 

Fonte: Mashable