Simone Corso: finalista di Italia’s Got Talent 2022

da Mar 22, 2022IntendiNews

Simone Corso, operatore del servizio clienti IntendiMe, porta nuovamente la sua danza urbana sul palco del talent show Italia’s Got Talent.

Simone ha infatti scoperto a 4 anni di essere sordo ma questo non ha fermato la sua ambizione, sia in ambito artistico che professionale. Appassionato di danza urbana e teatro danza che pratica da 15 anni presso la compagnia della scuola “Street School” di Cagliari. Simone è un operatore bilingue (italiano e LIS-Lingua dei Segni) del nostro servizio clienti.

Grazie a Simone e a tutti gli operatori, possiamo offrire un servizio clienti totalmente accessibile. Il nostro servizio è composto esclusivamente da persone sorde e da figli di persone sorde (CODA-Children of Deaf Adults) – con conoscenza delle sfumature della sordità e delle più svariate esigenze comunicative. Fin dal principio, IntendiMe pone al centro importanti tematiche: prima di tutto la persona sorda, l’inclusione, l’accessibilità e l’uguaglianza.

Per essere inclusivi sia a livello professionale che a livello artistico basterebbero piccoli ma significativi cambiamenti. Bisogna battersi per i propri diritti e farlo con determinazione. Il mio sogno? Aprire un centro ricreativo e d’arte inclusivo.

Dopo l’esordio del 23 febbraio che lo ha visto aggiudicarsi il Golden Buzzer di Lodovica Comello e l’accesso diretto alla finale, Simone ha preparato le nuove coreografie da presentare al cospetto della giuria di esperti, composta da Elio, Federica Pellegrini, Mara Maionchi e Frank Matano.

“Sono stato contattato dalla redazione di Italia’s Got Talent dapprima qualche anno fa, ma non potei partecipare per problemi personali, e quindi nuovamente a giugno 2021. È stata una bellissima sorpresa, non me lo aspettavo – ha continuato Simone – Il mio rapporto con la musica è come una magia, attraverso le vibrazioni il mio corpo si esprime e trasforma le mie emozioni in passi di danza e arte. È cresciuto nel tempo, la musica è fondamentale nella mia vita”.

“Purtroppo per noi sordi e per chi ha una disabilità le cose non sono sempre semplici, soprattutto in campo lavorativo, perché è vero che si parla tanto di inclusione, ma concretamente si attua poco – ha aggiunto Simone – Per essere inclusivi, sia a livello professionale che artistico, basterebbero piccoli ma significativi cambiamenti, come impegnarsi per far studiare la LIS (Lingua dei segni italiana) e il braille a scuola o rendere accessibile una palestra, una scuola, un ufficio e qualsiasi altro tipo di ambiente a chi ha altre forme di disabilità”.

Le performance artistiche che Simone presenterà alla finale di IGT (Italia’s Got Talent) sono create in collaborazione con la coreografa e direttrice della Street School Valentina Tocco. Con lei ha affrontato un percorso di ricerca musicale molto accurato e cucito addosso le coreografie da presentare in base allo stile urbano e “robotico” che lo contraddistingue, dandogli un’impronta individuale ben riconoscibile.

“La vita mi ha fatto nascere senza udito, ma mi ha fatto anche un grandissimo dono: poterla vivere trasformando quel mondo silenzioso in vibrazioni – ha concluso Simone – Il mio sogno sarebbe quello di aprire un centro ricreativo e d’arte inclusivo, dove sentirsi tutti parte di un unico cosmo. Bisogna battersi per questi diritti, ognuno a modo proprio, e dobbiamo incoraggiarci a vicenda a farlo con determinazione”.