Vuoi imparare la lingua dei segni? Ecco cosa devi sapere

da Mar 13, 2021Lingua

Prima di approfondire l’argomento di oggi, ci sembra opportuno chiarire sin da subito cos’è la lingua dei segni. 

La lingua dei segni è una vera e propria lingua che si avvale di un sistema codificato costituito da sette componenti fondamentali, di cui quattro manuali che formano il lessico:

  • Movimento
  • Orientamento
  • Configurazione
  • Luogo 

 e tre non manuali:

  • Espressioni facciali
  • Postura 
  • Componenti orali

Quindi, a discapito del pensiero comune, la lingua dei segni non è espressa solamente dai segni codificati e veicolati dalle mani, ma anche da braccia, busto, testa e dai movimenti di labbra, occhi, palpebre, sopracciglia, guance e dalle espressioni del volto. 

Non confondere i segni con i gesti e la lingua col linguaggio!

Che dire di chi confonde i segni con i gesti e viceversa? Segni e gesti non sono la stessa cosa!

Esattamente come i termini “lingua” e “linguaggio” non hanno niente a che vedere. 

In un articolo precedente dal titolo “Per favore non chiamatelo linguaggio dei gesti” abbiamo già chiarito qual è la differenza tra segni e gesti, così come tra lingua e linguaggio, ma dato che ci siamo facciamo un breve ripasso. 

I gesti fanno parte della comunicazione non verbale del corpo, non sono scomponibili in unità dal significato autonomo, non esprimono un autentico significato e non rispettano le regole proprie di una lingua. I gesti non possono quindi sostituire le parole. 

I segni, al contrario, sostituiscono l’espressione verbale, possiedono un significato codificato e rispettano regole grammaticali, sintattiche e lessicali ben precise. 

Per quanto riguarda la differenza tra lingua e linguaggio, basta sapere che la lingua è un sistema di comunicazione codificato e mutevole nel tempo, tramandato di generazione in generazione, che riflette una cultura specifica e rispetta regole grammaticali, sintattiche, lessicali e fonologiche. 

Il linguaggio, invece, è la capacità di comunicare attraverso la lingua e può essere verbale e non verbale. 

Come impararla?

Come tutte le altre lingue, anche la LIS necessita di essere studiata e compresa in tutte le sue sfaccettature. Imparare la lingua dei segni LIS richiede buona memoria, allenamento costante e dedizione, e consente di sviluppare abilità intellettive e linguistiche. 

Un primo consiglio è certamente quello di seguire i corsi organizzati dall’ENS (Ente Nazionale Sordi), suddivisi in tre livelli, superati i quali è possibile accedere al corso di specializzazione per diventare interprete della lingua dei segni. 

Per intraprendere questo percorso è opportuno apprendere le basi della lingua partendo dallo studio dell’alfabeto e dei segni elementari. Conoscere l’alfabeto è fondamentale per essere in grado di fare lo spelling delle parole, così come imparare i segni base è importante per iniziare a interagire. Consultare libri illustrati, dizionari, manuali e in generale materiale utile è un ottimo inizio per esercitarsi e impadronirsi gradualmente della lingua. 

Naturalmente anche le risorse messe a disposizione dalla tecnologia sono molto utili per avviare studi elementari e iniziare ad addentrarsi nel mondo incantato della lingua dei segni. 

Molte associazioni organizzano corsi di formazione frontali, grazie ai quali è anche possibile venire in contatto con persone sorde e iniziare a conoscere personalmente il loro mondo. 

Perché, si sa, il miglior modo per imparare una lingua e conoscere una cultura è avere a che fare direttamente con chi parla quella lingua e rispecchia quella cultura. Un’immersione totale e totalizzante, un’esperienza coinvolgente e formativa!

E per ultimo, ma non meno importante: praticare, praticare, praticare!