Una vita al massimo, oltre i limiti: la storia di Alessandro Mennella

da Mag 4, 2021IntendiNews

Nuoterà per 36 km e sarà una traversata benefica. Alessandro Mennella, ipovedente e sordo profondo dalla nascita, è pronto per una nuova sfida.

Quasi quarant’anni e viverli al massimo, nonostante tutto. Nonostante essere ipovedente e sordo profondo dalla nascita per via della sindrome di Usher. Il trentottenne Alessandro Mennella, genovese, laureato in informatica e in scienze della comunicazione, ha in serbo una nuova sfida: una quasi maratona a nuoto di 36 km, divisa in sei tappe. L’obiettivo è raccogliere fondi per RarePartners, l’associazione che si dedica allo sviluppo di nuove terapie e strumenti diagnostici per le malattie rare. Con lui nuoterà, fianco a fianco, Marcella Zaccariello, nuotatrice master e tra le fondatrici della no profit milanese RarePartners.

La partenza della maratona è prevista tra il 5 e il 6 giugno 2021 nelle acque di Vulcano, nelle isole Eolie. Poi sarà la volta del lago di Monate (20 giugno) e del Lago Maggiore a Maccagno (11 luglio), in Lombardia. La rotta proseguirà a settembre in Liguria, a Noli (12) e in Veneto a Peschiera del Garda (26), per concludersi nella splendida cornice di Ischia il 9 o 10 ottobre.

Lo scorso 15 settembre Alessandro aveva già compiuto un’ardua impresa: sette chilometri in mare aperto durante l’Italian Open Water Tour, affrontando onde e difficoltà, in un percorso a cui alcuni nuotatori avevano rinunciato. Alesssandro no, e sempre con la Zaccariello, sono arrivati al traguardo dopo tre ore di bracciate, sfidando il mare agitato. Mennella non è nuovo a questi risultati sportivi: nel 2017 ha corso e completato la Maratona di New York. Oggi è un triatleta e agonista. E soprattutto ha dimostrato di non voler più fermarsi. L’obiettivo della quasi maratona è nobile, perché è sia sportivo sia solidale. I tre principali filoni di ricerca che l’associazione vuole finanziare riguardano: la sindrome di Usher, la fibrosi cistica e la beta-talassemia. Patologie rare che richiedono studi e fondi, e che colpiscono migliaia di persone all’anno solo in Italia.

 

Foto: Sportability Liguria