Come sciogliere il catarro nelle orecchie

da Mar 6, 2021Salute

Hai mai provato quella spiacevole sensazione di orecchie tappate? 

Se nello stesso periodo non hai preso un aereo o praticato pesca subacquea, probabilmente si trattava di otite media effusiva (OME). Non spaventarti, non è niente di grave! 

Nel gergo comune ci riferiamo alla presenza di catarro nelle orecchie, una patologia curabile ma da non prendere sotto gamba. 

A cosa si deve l’insorgere di questa patologia?

L’otite media effusiva, nota anche come otite media catarrale, colpisce specialmente i bambini di età inferiore ai 10 anni, ma può anche manifestarsi in adulti e anziani. 

La OME, solitamente bilaterale, è un’infiammazione dell’orecchio medio accompagnata da un accumulo di muco che si deposita nella cassa timpanica. L’infiammazione può essere virale, batterica o provocata da altri microrganismi provenienti dalle alte vie respiratorie o dalla gola.  

Virus e batteri presenti nella gola o nel naso giungono all’orecchio medio attraverso la tromba o tuba di Eustachio, un condotto che collega la cassa timpanica alla faringe. La sua funzione è ventilare la cassa del timpano e mantenere l’equilibrio tra la pressione dell’orecchio medio e quella dell’ambiente esterno. 

I bambini sono maggiormente soggetti a tale patologia in quanto la conformazione della tuba di Eustachio non è ancora definitiva: tende a essere più corta e sottile e ad avere un’inclinazione che rende più complicato il drenaggio del muco. Un altro fattore di rischio è relazionato al malfunzionamento dei muscoli tensori che pregiudica la corretta apertura della tromba di Eustachio. Infine, nei bambini le difese immunitarie sono più deboli e maggiori le possibilità di contrarre infezioni.

Il catarro nelle orecchie (o catarro tubarico) può inoltre essere causato da altri fattori di rischio, tra i quali:

  • Anomalia della tuba di Eustachio, congenita o derivante da malattie precedenti
  • Rinite allergica e più in generale allergie delle vie respiratorie che provocano infiammazioni delle mucose, quindi della tromba di Eustachio
  • Reflusso gastroesofageo che causa il passaggio dei succhi gastrici all’orecchio con conseguente formazione di catarro
  • Genetica 
  • Irregolarità del palato caratterizzata dalla formazione di fessure
  • Indebolimento del sistema immunitario
  • Fumo, sia attivo che passivo, poiché causa una maggiore produzione di muco
  • Barotrauma, una lesione dei tessuti che causa lo squilibrio tra la pressione interna dell’orecchio e quella esterna ambientale
  • Sinusite, raffreddore o influenza perché stimolano una maggiore produzione di muco
  • Stagione invernale, nella quale le basse temperature indeboliscono le difese immunitarie
  • Frequentazione di asili nido all’interno dei quali è più probabile che i bambini contraggano la malattia
  • Allattamento artificiale
  • Appartenere al sesso maschile (i maschi sono più predisposti delle femmine a contrarre l’infezione)

 

Sintomi e possibili conseguenze della OME

La particolarità dell’otite media effusiva è che, a differenza dell’otite media acuta (più grave), non presenta i sintomi caratteristici quali dolore alle orecchie (otalgia) e febbre. Come già anticipato la OME è assolutamente curabile ma non dev’essere sottovalutata, in quanto potrebbe procurare importanti problemi all’udito. 

Infatti uno dei sintomi più diffusi consiste nell’abbassamento dell’udito dovuto alla presenza di muco nel canale uditivo. L’accumulo di muco nell’orecchio medio ostacola il naturale passaggio dei suoni all’orecchio interno, provocando ipoacusia temporanea. Fortunatamente questo deficit uditivo scompare nel momento in cui il muco si riassorbe e le vie uditive si liberano.

In presenza di OME cronica o di diffusione dell’infezione nell’orecchio interno, l’aggravarsi della patologia può causare ipoacusia permanente e persino sordità. Questo è il motivo per cui è sempre opportuno intervenire tempestivamente e curare l’otite.

Negli adulti, i sintomi maggiormente riscontrati sono:

  • Sensazione di fastidio o dolore all’orecchio
  • Sensazione di orecchie tappate 
  • Autofonia (rimbombo della propria voce nelle orecchie)
  • Vertigini e conseguente difficoltà di movimento
  • Nausea
  • Mal di gola 
  • Irritabilità
  • Prurito 
  • Lacrimazione degli occhi
  • Percezione di acufeni

Quando il catarro nelle orecchie colpisce i bambini, lo stato temporaneo di ipoacusia può compromettere l’apprendimento e la giusta articolazione del linguaggio. 

Come sciogliere il catarro nelle orecchie e curare l’otite media effusiva

È possibile sciogliere il catarro nelle orecchie trattando per tempo l’infezione e seguendo un adeguato percorso curativo. 

Prima di tutto è sempre buona prassi rivolgersi al proprio medico per individuare la causa scatenante della patologia. Se questa non è immediatamente identificabile, allora è meglio sottoporsi a una visita specialistica dall’otorinolaringoiatra. 

Le cure più efficaci sono quelle farmacologiche, ma esistono anche rimedi naturali caldamente consigliati da affiancare al trattamento medico. 

Nei casi in cui l’infezione è recidiva e la terapia medica non sortisce alcun effetto, si agisce in modo differente a seconda che si tratti di bambini e adulti. I bambini devono essere sottoposti all’intervento chirurgico per l’asportazione delle adenoidi e, talvolta, anche delle tonsille. 

Agli adulti viene applicato un tubicino nella cavità timpanica che favorisce la ventilazione della stessa e il conseguente scioglimento del catarro.

Trattamenti farmacologici 

Quando l’infezione è virale, i farmaci servono per lo più ad alleviare i sintomi dovuti all’otite. 

I farmaci maggiormente utilizzati per sciogliere il catarro nelle orecchie sono:

  • Antinfiammatori non steroidei (FANS) da assumere ciclicamente
  • Mucolitici da inalare attraverso l’aerosol 
  • Decongestionanti nasali e/o auricolari (solo per gli adulti)
  • Cortisonici (antinfiammatori steroidei) per i casi più gravi
  • Antibiotici, solo nel caso in cui l’infezione sia batterica e quindi accompagnata da febbre 

 

Al termine della terapia farmacologica, quando il catarro è meno denso, il medico può rimuoverlo direttamente dalle orecchie del paziente.

Rimedi naturali 

In affiancamento alla terapia medica, lo scioglimento del catarro può essere facilitato da utili accorgimenti naturali. Ricordiamo che condurre una vita sana, praticare sport, evitare sostanze alcoliche, eccitanti e/o stupefacenti sono buone abitudini che favoriscono il mantenimento di un buon stato di salute. 

Per agevolare la fluidificazione del catarro nelle orecchie e attenuare la sintomatologia da esso derivante, è consigliabile:

  • Mantenere una buona e costante idratazione del corpo
  • Fare cicli di aerosol e lavande alle orecchie con soluzione salina 
  • Fare suffumigi di acqua bollente con erbe aromatiche (rosmarino, lavanda) e oli essenziali (menta piperita, eucalipto, timo, mentolo) che favoriscono lo scioglimento e l’espettorazione del catarro 
  • Prendere integratori di N-Acetilcisteina con proprietà mucolitiche
  • Dormire con la testa leggermente rialzata in modo che il muco non salga nelle orecchie
  • Evitare il fumo, sia passivo che attivo
  • Bere tisane, tè al limone e miele, zuppe calde e brodo
  • Mangiare cibi piccanti, zenzero e aglio